Descrizione
Piero Anselmi (1911-1986), veronese, scrisse le sue aeropoesie negli anni 1930-1935, l’età della seconda ondata del futurismo, l’epoca degli entusiasmi per il volo, gli aerei, la velocità, le macchine, ma riuscì a pubblicarne soltanto una parte molto più tardi, nel 1979, in un libro che rimase unico nella sua esigua bibliografia. Quest’altro volume, a grande distanza di tempo, placate ormai le discordie sul valore delle avanguardie, raccoglie insieme l’edito e il molto rimasto inedito, ricostruendo la fisionomia, accattivante e nuova, di un poeta originale che meritava di essere riconosciuto nel suo valore anche in vita e collocato nell’esiguo Olimpo dove, accanto a Marinetti, stanno i suoi migliori seguaci, come lui sospesi tra eredità simbolista e innovazione radicale.
Antologia a cura di Paola Azzolini